Mozione provincia
Ai Sigg. Sindaci e Consiglieri comunali di Canazei, Campitello di Fassa, Mazzin, Pozza, Vigo e Soraga.
Il sottoscritto Talmon Emilio, consigliere di minoranza del Comune di Mazzin, Vi informa che sono in atto, presso una Commissione per le riforme istituzionali, ricerche normative tendenti alla decisione di far perdere al Trentino la propria autonomia non avendo la peculiarità per mantenere i privilegi concessi in forza della presenza dei Ladini di Fassa nella medesima Provincia. Ciò per il fatto storico che i Ladini di Fassa non sono mai stati trentini.
Conseguentemente il Trentino sarà verosimilmente aggregato al Veneto o a una macro regione del Nord-Est dell’Italia.
A Roma quindi, nelle sedi decisionali, si stanno chiedendo cosa fare e come affrontare la prospettiva ora non più remota della unificazione dei Ladini delle Dolomiti attualmente divisi fra tre Province.
Se a Roma se lo chiedono noi Ladini di Fassa dobbiamo invece dare subito l’idea di compattezza e proporre un fronte forte e univoco dei Comuni ladini storici del confine Austro-Ungarico 1923 rivendicando e rimarcando la nostra appartenenza e identità culturale.
L’occasione fa ben sperare in un futuro nel quale i Ladini delle tre provincie potranno amministrare in proprio il loro territorio e gestirlo con l’attenzione e la lungimiranza necessarie per il suo armonico sviluppo sociale ed economico e per il rafforzamento della propria identità storica e culturale.
Ai sei Consigli Comunali si richiede di voler quindi legittimamente deliberare la volontà di riconoscere la propria origine, la propria storia, la propria cultura, i propri usi e costumi: in una parola, la propria Ladinità.