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I Ladini

Scritto in data 17-10-2013 da Emilio Talmon

1 commento

aldIl diritto per noi ladini è una cosa astratta, direi di più: inesistente.

Già nel ‘23 il fascismo divise i Ladini del Sella con la scusante “Una popolazione pericolosa troppo filotedesca”.

Pure Alcide Degasperi durante la trattativa per l’autonomia per la creazione della Regione Trentino-Alto Adige ( 46-48 ) disse “i ladini non sono da tenere in considerazione come gruppo unitario, sono dei mistilingue”.

Rammento che senza i mistilingue il Trentino non sarebbe mai entrato a far parte della Regione Trentino-Alto Adige.

Cosa dissero gli Austriaci? I ladini sono i veri tirolesi essendo il popolo più vecchio dell’Alto Adige e fanno parte della diocesi di Bressanone e per due anni insistettero per una Regione Alto Adige-Ladina. La DC fece un putiferio. A malincuore pure il Presidente Magnago dovette cedere. Alcide Degasperi insistette, o la Regione con il Trentino o niente autonomia per l’Alto Adige. Nulla valse la proposta del 18 giugno 1946 ad opera di Guido Jori “Rocia” il quale proponeva un “organismo autonomo” retto ed amministrato da noi Ladini. In poche parole arrivare ad una Provincia Autonoma Ladina.

Guido Jori dedicò la vita per la causa ladina senza nessun aiuto economico o morale dei suoi concittadini, ecclesiastici e politici trentini.

Il primo gennaio 1948 entrava in vigore la nuova Costituzione, la quale all’articolo 3 garantiva uguaglianza di tutti i cittadini ed all’articolo 6 imponeva la tutela delle minoranze linguistiche.

L’obiettivo generale di tutti i politici regionali è di annullarci lentamente creando altri gruppi di minoranza.

Il PD (Bressa), l’SVP (Durnwalder), l’UPT (Dellai), la Lega Nord (Templari), con l’assenso della UAL e Generela, depositavano una proposta di legge, poi approvata in Parlamento, anche con il voto
dell’allora parlamentare ladino Detomas.

Con tale provvedimento normativo (L. 482/1999) sono stati considerati ladini e riconosciuti minoranze linguistiche ben 35 Comuni della Regione Veneta confinanti con la Regione Trentino-Alto Adige e Friuli. Questa sarebbe la tutela che hanno i Ladini del Sella dai nostri politici regionali !?!?

Tutti i ladini di coscienza ci riflettano seriamente. Difendiamo la nostra dignità, aiutateci a proteggere i nostri diritti. Padre Frumenzio Ghetta scrisse : “Un popolo senza storia è un popolo senza avvenire.”

È giunta l’ora, prima che ci estinguano totalmente, di adoperarsi per la grande riunificazione dei Ladinicon doverosa responsabilità per le generazioni passate e quelle future, nel rispetto dell’infinito patrimonio donatoci da Dio.

Si ritiene doveroso precisare che l’unico partito regionale che sostiene la nostra richiesta di riunificazione dei Ladini del Sella ricompresi nel vecchio confine Austro Ungarico del 1923 sono Die – Freiheitlichen Alto Adige.

La motivazione perchè candido come consigliere ladino? Semplice, far applicare i diritti costituzionali dei cittadini, anche a mezzo referendum, ed il rispetto dei confini in prospettiva di una gestione del territorio Ladino del Sella composto da QUATTRO CANTONI e QUATTRO COMUNI.

1 commento

  • Davide Colcuc 6/11/2014 alle 19:11

    Sono Davide Colcuc di Colle Santa Lucia…..condivido pienamente quanto sopra espresso dal sig. Talmon …è ora che noi Ladini storici alziamo la voce perchè parole e promesse ne abbiamo sentite anche troppe….ma intanto i nostri paesi sono abbandonati totalmente da sempre dalla politica veneta che non ha fatto nulla per la montagna … solo ciacole al vento ad ogni appuntamento elettorale…. Grazie sig Talmon per il suo grande lavoro per tutti noi ladini del Sella ….

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I Ladini – la Ladinia – è un termine con il quale, con diverse accezioni e caratterizzazioni territoriali, si indica la ragione alpina dolomitica ove è endemica la lingua ladina. Si tratta di una regione a cui oggi non corrisponde alcun ente amministrativo unitario.

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